Piede piatto

Il piede piatto è caratterizzato dal collasso della volta plantare che può essere dovuto a situazioni congenite (piede piatto del bambino) e acquisite (piede piatto dell’adulto).

Diagnosi del piede piatto:

La forma d’impronta che il piede lascia sul terreno definisce il tipo di piattismo. Con un apposito podogramma, a seguito di un esame baropodometrico, si rileva e si analizza l’impronta definendo piede piatto un piede che ha una superficie d’appoggio dell’istmo maggiore di 1/3 della superficie d’appoggio del tallone anteriore.

Il piede piatto nell’adulto

Le cause di piede piatto nell’adulto sono divise in due grandi categorie:

  • evoluzione di un piede piatto congenito non trattato (piede piatto flessibile dell’adulto)
  • piede piatto secondario a disfunzione del muscolo tibiale posteriore o a fratture, lacerazioni tendinee, artrite reumatoide, neuropatia (ad esempio nel piede diabetico) o miopatia.

Il Piede piatto del bambino

In linea di massima si distinguono due forme cliniche di piede piatto nel bambino: una viene definita piede lasso infantile, dipende dal fatto che lo sviluppo muscolare del piede non coincide con l’età del bambino. In questi casi, l’utilizzo di plantari e una appropriata fisioterapia contribuiscono a ripristinare i normali rapporti anatomici e a recuperare la corretta fisiologia del piede. La seconda, detta piede piatto genetico evolutivo, è una deformità che tende a progredire e a divenire nel tempo invalidante; si accompagna a valgismo del calcagno (il calcagno cioè si porta verso l’esterno) e/o allo scivolamento mediale dell’arco interno (il piede tende a scivolare verso l’interno nella sua parte dorsale e centrale) con medializzazione dell’astragalo. In questo secondo caso il trattamento è solo chirurgico.

Una valutazione del piede si può fare intorno ai tre-quattro anni: se in famiglia sono presenti altri casi di piede piatto, è necessario valutare il bambino con maggiore attenzione perché si potrebbe essere di fronte alla seconda forma.

Ci sono poi forme di piattismo “funzionale”, secondarie ad altre anomalie: obesità e sovrappeso, debolezza muscolare, malattie neurologiche, abitudini posturali errate, calzature inadeguate.